Laboratori Didattici
Quando si parla di produzione sonora per i bambini, si sottolinea che la “voce” e “tutto il corpo” sono gli strumenti più naturali e immediati che gli uomini hanno a disposizione per produrre suoni.
E’ importante raccordare l’attività musicale ad altre esperienze conoscitive ed espressive, favorendo al massimo i processi creativi.
Per cui si devono creare, ove possibile, i collegamenti con le altre aree educative.
Laboratori
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LABORATORIO: COSTRUZIONE DI MASCHERE CON MATERIALI DI RICICLO
“MANI MANI”
Mani – Mani è un laboratorio di costruzione di maschere con materiale riciclato per bambini della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria.
La teatralità delle maschere animate, la musica creata insieme ai gesti e alle parole prendono vita in racconti fantastici.
Gli obbiettivi dell’attività sono sviluppare la manualità, l’attenzione, la percezione e la propria creatività.
Costruiremo maschere con carta colorata, bottoni, tappi, fili di lana e per scooby-doo, cartone, scatole, bottiglie, qualsiasi tipo di contenitore, stoffa e tanti altri materiali.
Le maschere costruite verranno indossate e inserite in un contesto musico – teatrale.
Destinatari: Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria.
Spazio: Classe Massimo 20 Bambini
Insegnante: Antonio Testa
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Re-Cycle Orkestra
Costruzione e uso di semplici strumenti musicali, utilizzando materiale riciclato e naturale.
Quando si parla di produzione sonora per i bambini, si sottolinea che la “voce” e “tutto il corpo”sono gli strumenti più naturali e immediati che gli uomini hanno a disposizione per produrre suoni.
E’ importante raccordare l’attività musicale ad altre esperienze conoscitive ed espressive, favorendo al massimo i processi creativi.
Per cui si devono creare, ove possibile, i collegamenti con le altre aree educative.
In questo caso la ricerca dei materiali riciclati aiuta il bambino ad avvicinarsi e rispettare la natura, a discriminare gli oggetti, sviluppare la creatività e la manipolazione, esplorando i materiali di diverse forme per costruire strumenti archetipi.
Attraverso l’uso dei materiali e la fantasia, il bambino ottiene un suono più o meno intonabile, sperimentando ed analizzando i diversi suoni e timbri ricavabili dalla percussione di oggetti (metallici, plastica, carta e cartoni, di legno, pietra ecc.), essi eseguiranno semplici brani e sonorizzazioni di ambienti naturali.
Concerto per carta e cartoni, plastica, metalli e natura.
- I Incontro: Parametri del suono (giochi musicali)
- II Incontro: Conoscenza e presentazione di alcuni strumenti musicali naturali
- III Incontro: Costruzione di strumenti (metalli, plastica, carta)
- IV Incontro: Costruzione di strumenti con ( pietre, foglie, legni, semi, bambù)
- V Incontro: Verifica e analisi del lavoro svolto. (Musica d’insieme)
- Durata: 5 incontri di 2 ore ciascuno.
- Destinatari: Bambini della scuola Primaria e secondaria
- Osservazioni: n° massimo 20 persone.
- Insegnante: Antonio Testa e Renato Bassan https://www.progettoriciclo.it/nuovisuoni-lab/
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Il paesaggio sonoro circostante
Una passeggiata ad orecchie ben aperte può riservarci molte sorprese se solo proviamo a prestare attenzione a tutti quei suoni e quei rumori che ci circondano in ogni momento.
Potremo “osservare” l’ambiente sonoro che spesso per disattenzione o disabitudine quasi ignoriamo, o di cui ci rendiamo conto soltanto se è particolarmente fastidioso e caotico.
Può essere il primo passo per avvicinarci e comprendere quanti suoni (naturali, artificiali, piacevoli, sgradevoli, evocativi) possiamo ascoltare.
Questi suoni ci appartengono e ci circondano in ogni momento e, al tempo stesso, ci possono aiutare a riscoprire il valore del silenzio.
Può nascere così la curiosità di analizzare i suoni più da vicino.
Possiamo registrarli, riprodurli, organizzarli in seguenza, sovrapporli, cercare oggetti e strumenti che producano sonorità particolari, scoprire come suona il nostro corpo e le sonorità della nostra voce.
Si tratta di un gioco semplice ed appassionante, alla portata di tutti.
Murray Shafer, compositore e ricercatore di paesaggi sonori, sostiene che: “….occorre immaginare nuovi medoti di educazione del pubblico per sensibilizzarlo sull’importanza dell’ambiente sonoro.
Per giungere infine alla domanda fondamentale: il paesaggio sonoro del mondo è una composizione indeterminata sulla quale non possediamo alcuna possibilità di controllo oppure siamo noi stessi i compositori ed esecutori, siamo noi i responsabili della sua forma e della sua bellezza?..
Allora da dove occorrerà partire per educare alla scoperta del paesaggio sonoro se non dalle scuole attraverso attività di ricerca, attraverso il giocare con i suoni e sulle sue funzioni comunicative ed esspressive.
E non sarà necessario almeno inizialmente, ricercare paesaggi sonori straordinari, ma sarà sufficiente partire dai luoghi in cui i bambini stessi vivono: la casa, l’aula scolastica, il quartiere….
Questi luoghi sono utilizzabili come laboratori aperti, ricchi di oggetti che suonano, ma una parte fondamentale l’abbiamo anche noi stessi, come produttori volontari e involontari di suoni.
Obiettivi: Ricerca del suono e del paesaggio sonoro, da sviluppare attraverso giochi di “composizione”, organizzazione e simbolizzazione del suono.
L’attività si configura come esperienza di base, riproponibile in ambienti diversi e più ricchi di stimoli sonori.
I incontro: Parametri del suono
II incontro: Parametri del suono e utilizzo degli strumenti
III incontro: Ascolto ed analisi delle riflessioni effettuate del paesaggio sonoro
IV e V incontro: Ipotesi di mappa sonora del luogo dove sono state effettuate le registrazioni con un percorso stabilito.
- Durata: 5 incontri di 2 ore ciascuno.
- Destinatari: Adulti o Adolescenti secondo ciclo suola Primaria e Secondaria.
- Osservazioni: n° massimo di partecipanti : 20 persone. Portare abbigliamento comodo, registratore,fogli e pennarelli
- Spazio: aula
Docenti: Massimo Dall’omo e Antonio Testa